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Home schooling durante la pandemia di Corona

30 giu, 2020, Nessun commento

Le mie esperienze personali con la didattica a distanza nel 2020. Michael Blok - 30 giugno 2020 

Nell'articolo da me pubblicato cerco di dare un resoconto obiettivo e quanto più dettagliato di come sono riuscito a fare istruzione scolastica ai miei figli coniugando vari strumenti, da quelli tradizionali quali i libri a quelli decisamente più innovativi come quelli digitali.

Sono padre di quattro figli, la più grande frequenta l'università, la seconda sta frequentando la scuola secondaria di secondo grado e i due più piccoli stanno frequentando la scuola elementare o per meglio dire primaria. Viviamo ad Amsterdam e in conseguenza alla chiusura delle scuole dovuta al Covid-19 avvenuta a metà marzo abbiamo intrapreso necessariamente un percorso di didattica a distanza, mista e integrata.

Entrando più nel dettaglio, mentre la figlia adolescente era in grado di gestire le proprie lezioni e il proprio apprendimento, i due più piccoli hanno avuto bisogno della costante attenzione dei genitori nella didattica e nell'apprendimento. A tal proposito la mamma si occupava maggiormente dell'area creativa organizzata nel pomeriggio, mentre l'area didattica era completamente gestita dal sottoscritto dalle 9 alle 13, nel mio ufficio di casa.

È importante evidenziare due aspetti che riguardano la chiusura delle scuole e la didattica "domiciliare". Il primo aspetto è che i governi non amano la chiusura delle scuole in quanto allontana i genitori dal proprio lavoro obbligandoli ad assistere i figli nell'apprendimento a distanza. L'altro aspetto che ne è anche la conseguenza che alla fine diventa molto oneroso tutto ciò per le famiglie e finisce per diventare un peso.

Per mia fortuna sono riuscito nei minuti liberi anche a criticare, con certi successi, la politica del governo olandese responsabile, a mio avviso di superficialità e poco tempismo nell’affrontare la situazione creata da Covid-19, mediante articoli, blog e Twitter. 

Devo ammettere però che la didattica dei miei figli distoglieva molto tempo e attenzione al mio lavoro. Nonostante tutto e nonostante le problematiche della didattica a distanza, i risultati di apprendimento dei miei due bambini sono stati in linea con le programmazioni ministeriali. E addirittura in matematica sono stati superati gli obiettivi delle programmazioni. Basta pensare che il mio bambino di 6 anni svolgeva esercizi normalmente adatti a studenti di 8 anni.

Tutto ciò è stato possibile grazie all'utilizzo e all'interazione dei seguenti strumenti:

  • Un programma giornaliero trasmesso ai bambini tramite Whatsapp o file Word.
  • Una chiacchierata quotidiana con il software Microsoft Teams, in grado di garantire agli studenti comunicazione con chat educative e di socialità ma che comunque prevedeva sempre un esercizio di dettatura.
  • Un quaderno cartaceo di esercizi per matematica e ortografia che prevedeva per entrambi gli ambiti una pagina giornaliera.
  • Un video di lezioni quotidiane di matematica, lettura e ortografia, proveniente da www.schooltv.nl o www.youtube.com.
  • Esercizi che ho creato e scritto su carta o lavagna bianca e una mia dettatura quotidiana. Ci siamo divertiti molto con i testi, in cui ho tentato di miscelare attualità, difficoltà e divertimento;
  • Esercitazioni creative da un sito Web a pagamento chiamato www.ontdekjegek.nl.
  • Esercizi "in palestra" forniti dall'insegnante di educazione fisica, principalmente costituiti da movimenti di danza e di yoga mostrati ai bambini in un video.
  • La maggior parte degli strumenti digitali erano disponibili su un servizio "ombrello" www.zuluconnect.nl, che ha il vantaggio di far accedere ai servizi digitali con una sola password.
  • L'ultimo ma non meno importante, abbiamo usato www.kpito.net, la piattaforma di apprendimento che ho sviluppato per le scuole primarie. Utilizza un'interfaccia ludica in cui i bambini possono fare esercizi (preparati dal nostro staff di docenti e precaricati, pronti all'uso) di italiano, matematica, storia, geografia, scienze e inglese. I bambini cercano materiali didattici, lavorano su esercizi preparati dall'insegnante o fanno esercizi adattivi in cui la piattaforma cambia automaticamente la difficoltà degli esercizi in base alle risposte fornite dallo studente. I bambini ricevono anche dei gettoini "Koin" che possono usare per acquistare oggetti per arricchire la loro home page. Kpito è stato sviluppato per l'uso in aula e per i compiti a casa, ma si è anche rivelato ideale per l'apprendimento a distanza.

 Abbiamo usato alcuni strumenti aggiuntivi per la figlia di 9 anni:

  • Un video di istruzioni giornaliero realizzato dall'insegnante utilizzando un'app di screen/audio capture.
  • Una pagina di esercizi di comprensione della lettura ogni 2 giorni.
  • Un esercizio di Nieuwsbegrip (comprensione della lettura basata su un articolo di notizie).

In termini di attrezzatura hardware avevamo un PC, un grande tablet da 10" per Teams e video e un tablet da 7" più piccolo per esercizi Kpito.

È possibile continuare a studiare a casa indefinitamente? Sì, in teoria. Fino a quando i bambini raggiungono circa 12 o 13 anni, la maggior parte dei genitori capirà ciò che il bambino sta imparando e può spiegare nuovi concetti e obiettivi di apprendimento. Il metodo di insegnamento (libro) ti spiega quali sono le materie attuali su cui il bambino dovrebbe lavorare. Ma per il genitore è molto difficile continuare a insegnare a casa per più di qualche mese.

 Questo è uno dei motivi per cui ho permesso ai miei figli di tornare a scuola a giugno. Un altro motivo è che ormai era diventato chiaro che un'attenta apertura delle scuole non aveva portato a una nuova enorme ondata di infezioni. I bambini vengono infettati, ma non arrivano agli ospedali e (ancora) non infettano un gran numero di genitori. Al momento della pubblicazione di questo articolo, le infezioni scolastiche venivano segnalate alcune volte al giorno, ma il governo olandese applica la politica del "non preoccuparsi dell'infezione dei giovani", le scuole chiudono solo quando troppi insegnanti si ammalano.

In conclusione, auspicando che non si ripeterà più una così grave emergenza sanitaria, spero che il mio articolo possa essere di aiuto a docenti e genitori e che i genitori siano sempre più coinvolti nella didattica domiciliare (anche solo per i compiti) dei propri figli con la possibilità di godere adeguato strumenti. e del tempo necessario.

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